Quando si parla di web marketing, uno dei concetti chiave riguarda le differenze tra domanda consapevole e domanda latente (o bisogni latenti), soprattutto nell’ottica di adottare le migliori strategie per aumentare il numero dei clienti. Conosciamole insieme!

Cos’è la domanda consapevole?

Ti ricordi la scorsa estate, mentre stavi pianificando le tue vacanze, il tempo trascorso davanti al computer, alla ricerca di una struttura ricettiva economica e del modello di costume da bagno più adatto a tuo figlio? Bene, tecnicamente avevi dei bisogni, abbastanza definiti e chiari. In altre parole, la tua era una domanda consapevole. Semplice, no?

Come avrai compreso, la domanda consapevole è propria di tutti quei potenziali clienti che sanno benissimo dove e cosa cercare, per soddisfare i propri bisogni. Nell’esempio precedente, sapevi benissimo (eri consapevole) che avevi bisogno di un albergo al mare e del costume da far indossare a tuo figlio in spiaggia.

E che cosa hai fatto? La prima cosa è stata quella di cercare su Google, digitando parole chiave precise e selezionando i siti che ti davano migliori risposte.

Cosa sono i bisogni latenti?

Per spiegartelo, ti faccio l’esempio di una persona che va in giro con una macchina scassata, che consuma innumerevoli litri di benzina al giorno e ogni tanto va a trovare il meccanico per qualche intervento di “restyling”. Ok, questa persona certamente avrà pensato, qualche volta, di cambiare l’auto per migliorare la sua situazione. Ma un po’ per inerzia, e un po’ perché farebbe fatica a pagare le rate del finanziamento, tergiversa e tira a campare.

Fin quando non gli compare un annuncio su Facebook di una concessionaria locale, la quale propone diversi modelli di auto: usate e a buon prezzo. A questo punto, il nostro amico inizierà seriamente a pensare di cambiare la sua macchina. Ecco, hai appena scoperto come funziona il meccanismo della domanda latente: è un desiderio (o una necessità), insita nel potenziale cliente, ma che per mille ragioni non viene esplicitata (appunto, è latente). In altre parole, nel profondo del suo cuore sa che avrebbe bisogno di un’auto nuova, ma non ha mai digitato su Google “vendita auto usate”.

Come soddisfare la domanda latente e quella consapevole sul web?

In parte ho già risposto attraverso gli esempi precedenti. In pratica, la domanda consapevole viene soddisfatta dai risultati di ricerca organica diu Google. Da questo punto di vista, fare SEO nell’ottica di intercettare la domanda consapevole dei consumatori è un’ottima strategia di web marketing.

Per non parlare degli annunci AdWords sulla rete di ricerca, studiati ad hoc per soddisfare le più svariate esigenze di prodotti e servizi, ricercati sul web.

La domanda latente, invece, funziona all’opposto: infatti, coloro che hanno un bisogno non manifestato, per loro natura non cercano nulla ma devono essere in qualche modo intercettati attivamente. Quale migliore soluzione, da questo punto di vista, se non le promozioni tramite Facebook Ads? Attraverso l’accurata selezione di un pubblico potenzialmente interessato, infatti, possiamo raggiungere con precisione chirurgica i nostri futuri (ma ancora inconsapevoli) clienti.

Conclusioni

Come hai scoperto attraverso questi esempi, la strategia di web marketing cambia drasticamente, dinanzi alla domanda latente o alla domanda consapevole. Ora che hai letto questo articolo, hai le idee più chiare? Se hai ancora qualche dubbio o delle idee sulle quali discutere, lascia un commento!

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